Grazie!
Ecco, spero che sia leggibile (non so se ho azzeccato tutti i concatenamenti 😉)
Il che non toglie che certe cose abbiano ogni motivo per far imbestialire, ed è quando l'informazione isolata coincide col contesto. E non è questo il caso.
Se si applicasse la stessa proporzione allo stagionale americano (cioè un costo 4 volte superiore a quello italiano), lo stagionale dovrebbe costare 2.600 dollari. Quindi, alla fine, ti pare pure a buon mercato.
Il paragone con l'Italia (dove sciava questo tipo) deve essere diversamente parametrato: se uno stagionale qui costa 600€ (credo) significa che costa 10 volte un giornaliero medio. Il che lo rende il 40% meno costoso che uno americano. Significativo, ma con una ratio diversa.
La strategia dei prezzi funziona così: un bene non ha valore in sé (ok, ce l'ha ma non del tutto) ma in relazione a qualcos'altro. E insegna comunque che, prima di inalberarsi per qualcosa, bisogna inquadrare il contesto.
L'informazione che fa impazzire il cane di Pavlov è il costo del giornaliero ma il contesto è che, se lo stagionale costa come 3 giornalieri ma ci scii una stagione intera, beh, non è affatto male.
Si diceva: strategia dei prezzi. Il prezzo di un giornaliero è esorbitante, ma per un motivo. È così caro per NON fartelo comprare, non per fartelo comprare. C'è infatti l'alternativa, cioè lo stagionale, che costa dagli 850 ai 1000 dollari (meno se lo acquisti molto presto).
Oppure dovrebbero essere normali all'interno di un mercato che evidentemente ha parametri tripli o quadrupli rispetto al nostro. Il che capita eh, ma non in questo caso.